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sabato 23 ottobre 2010

HUERTO FUSION

Oggi con i bambini del Centro abbiamo inaugurato l'orto!
Fortunamente non ne sono venuti così tanti, altrimenti ci sarebbe stata una baraonda! Invece, con quelli che sono venuti, abbiamo creato una bellissima mattinata: prima abbiamo preparato dei vasetti riciclando le bottiglie di plastiche e scrivendovi sopra il nome di ognuno; in seguito abbiamo proiettato un PowerPoint, meticolosamente preparato da Irene (la volontaria spagnola che lavora e vive con noi), che parlava della "Pachamama", del principio di complementarietà tra gli elementi della madre terra e di come l'uomo la stia trattando; poi, io, Paolo e i bambini, tutti tenendoci per mano, abbiamo tagliato il nastro e finalmente abbiamo calpestato la terra dell'orto.
Ci siamo disposti tutti attorno a un tavolino per assistere alla cerimonia di offerta alla Pachamama, fatta dal profe Edwin. Tutti i bimbi con le mani lavate, perché le mani devono essere "vergini", senza il cappellino in testa, e super attenti a quello che il profe faceva. E noi 3 volontari eravamo più attenti di loro! Le offerte consistevano in vino, dolciumi, e logicamente, cosa più importante, le foglie di coca. In un contenitore di terracotta è stato messo dell'incenso a bruciare, in modo che facesse fumo fino a farci piangere (e con qualche bimbo è davvero finita così!).
Poi Edwin ha dato a ognuno 3 foglie di coca che doveva tenere in mano in un particolare modo, e pensare a un desiderio da chiedere alla Pachamama, per poi esprimerlo durante un minuto di silenzio (siamo stati fortunati ad avere 20 secondi...eheheh!).



Quindi i bimbi hanno cominciato a masticare le foglie che erano rimaste sul tavolo, hanno appoggiato le 3 che avevamo in mano attorno al recipiente di terracotta emanante sempre più fumo, e il tutto è stato chiuso in un fazzoletto e sotterrato, coperto di terra e irrigando con del vino, per poi continuare a dare da bere alla Terra nei quattro angoli del nuovo orto. E così la cerimonia è finita e i bimbi hanno cominciato a riempire i loro vasetti di terra e di semi, ovviamente spargendone la metà in giro, e una volta terminati li hanno tutti allineati sopra una mensola.



Per concludere abbiamo mostrato a tutti i bimbi  la targa con il nome dell'orto, una tavola di legno su cui abbiamo inciso a caldo la scritta "Huerto Fusion".
Ci fa piacere condividere il perché di questo nome, che è stato dato in memoria di Andrea Fisoni, che qui  il suo amico Percy, nonchè responsabile del progetto di Cuzco, ricorda così:

“Come spesso capita con le più belle avventure della vita, anche questo viaggio cominciò per caso.” (Tiziano Terzani)
Queste parole mi ricordano il mio caro amico e compagno di viaggio, Andrea, che “per caso” ho conosciuto una giornata che sembrava una qualunque, nel cuore del Perú.  Cosí ha iniziato il nostro viaggio, da un semplice scambio di parole é nata un’amicizia semplice, ma genuina.
Ricorderó sempre il mio amico Andrea: Persona di animo cosí giovane, avventuriero, curioso e voglioso di conoscere le mille sfaccettature di questo nostro mondo, sempre con mille domande in testa e un grande sorriso stampato in faccia. Andrea era un gran lettore e soprattutto interessato agli sviluppi socio-culturali in America Latina, é stato spesso a Cuba, cosí come in tanti altri paesi di questo continente dimenticato. Si approcciava con molta semplicitá e con il suo spirito libero alla gente. Allo stesso modo era molto appassionato di ecologia, cercava di contribuire attivamente ad un mondo piú pulito e piú sano. Coltivava il suo orticello biologico e aveva anche un uliveto.
Andrea purtroppo ci ha lasciato troppo presto. Avrebbe dovuto visitarci, stare con noi in questa nuova tappa a Cusco, dov’é nato il centro culturale, avrebbe dovuto conoscere le persone del posto, portare del suo, colorarlo dei suoi colori...
Alla fine una piccola parte di lui é in me, cerco di portarla al centro. Per questo motivo, abbiamo deciso di dedicargli il piccolo orto che abbiamo inaugurato qualche giorno fa, in sua memoria l’abbiamo chiamato Huerto “Fusion” come veniva chiamato affetuosamente dagli amici. Andrea alla fine attraverso la sua curiositá per il mondo é riuscito a creare tante “fusioni”, ad essere “ponte”. Andrea poi era naturale e libero come una pianta. Non potevamo trovare un nome simbolicamente piú adatto per questa attivitá.


Non ci è rimasto che piantare nell'orto vero e proprio un po' di lattuga e di carote, dare a ciascun bimbo una banana come merenda e salutarci tutti con un gran sorriso che esprimeva quanto siamo stati bene.
E' stata proprio una bella mattina: calda, soleggiata e piena di energia.

La Pachamama deve aver gradito le nostre offerte..........

Da Qosqo, l'ombelico del mondo,
Gloria

giovedì 21 ottobre 2010

Viaggio nell'ombelico del mondo






Un mese che siamo in Perù. Un mese difficile da descrivere.Così difficile che per farlo ci è piaciuta l'idea di un blog.
Siamo arrivati a Cuzco il 17 settembre 2010. Giusto il tempo di guardarci attorno, e subito andiamo a conoscere i bimbi del Centro Cultural Giordano Liva, progetto nel quale ci stiamo impegnando e ci impegneremo fino a dicembre.

La città la stiamo conoscendo poco a poco, di sicuro il primo impatto è stato un po' brusco: non ci aspettavamo tanto traffico, e di conseguenza tanto inquinamento. L'emozione di poterci ritrovare a 3500 mslm e respirare aria di alta montagna è stata sconvolta dalla realtà di Cuzco. Lo smog provocato dai veicoli troppo vecchi e senza manutenzione è veramente indescrivibile; e a questo si aggiunge la naturale polverosità che si crea nei periodi di riposo delle piogge.
Ma è muovendoci tra la sue vie polverose e affollate che stiamo scoprendo la vita, le emozioni e tradizioni che si celano dietro volti e abitudini della gente che ogni giorno incontriamo. Questo paese ti dà qualcosa di nuovo e di diverso ogni giorno: un frutto mai visto prima, il sapore dell'avocado, le mamitas del mercato, i boschi di eucalipto, le erbe medicinali, i maglioni d'alpaca, la miriade di cani randagi, la pioggia che cade senza sosta... 
E quindi un blog per cercare di dare un po' di tutto questo. Qualche foto, qualche parola e tante emozioni.
Da Qosqo, l'ombelico del mondo.