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sabato 25 dicembre 2010

La Chocolatada!

Sabato è stato il turno della chocolatada di Natale per i bambini del quartiere. Purtroppo non siamo ancora riusciti a recuperare foto, ma presto speriamo di postarne alcune.
Durante tutta la settimana abbiamo consegnato ai bimbi i ticket per poter ricevere la cioccolata calda...circa 150! Ovviamente fino a sabato non facevano altro che parlare della chocolatada....erano proprio ansiosi...soprattutto perché sapevano benissimo che insieme alla tazza di cioccolata bollente avrebbero ricevuto un giocattolo.
E quindi arriviamo al sabato, ormai un po' ansiosi anche noi! L'apertura delle porte era previste per le 10, ma  io, Paolo e Irene siamo saliti alle 9, per poter aiutare chi stava già preparando tutto da più di un'ora prima. E scendendo dal taxi, sorpresa! In strada c'erano già più di 50 bambini in fila con la loro tazza! Incredibile!
Di corsa entriamo e cominciamo a spargere ticket a tutti i bambini che non l'avevano ancora ricevuto. Mentre io e la Profe Kely ci occupiamo di questo, Paolo, Irene e Edwin vanno a casa del panettiere, papà di uno dei nostri bimbi, a prendere i bizcochos, dei deliziosi biscottoni morbidi morbidi. E dopo 10 minuti, ecco salire un carretto spinto da alcuni bambini e da Paolo, che nel frattempo si era messo il cappello natalizio....e tutti cominciano a urlare "E' arrivato Babbo Natale"!! Ahahahahah! Effettivamente gli mancava solo il bianco della barba e un po' di pancia! Quanto abbiamo riso: noi, i bimbi, i genitori...è stato bellissimo!
Arrivati i "dolci" torniamo dentro al comedor, ossia la mensa popolare (che si trova sotto il Centro Cultural), e ci dividiamo i compiti: Edwin all'ingresso, la profe Kely al controllo dei ticket, Irene e Dana (nipote di Percy venuta ad aiutarci) ai regali, la profe Wilma e Carmen (sorelle di Percy, anche loro in nostro aiuto) ed io alla consegna dei bizcochos e della cioccolata calda, e infine Paolo, a controllare l'uscita....sicuramente il suo è stato il compito più difficile: si è trovato bimbi che volevano ancora cioccolata, altri che volevano cambiare il regali e altri ancora che cercavano di fare i furbi e volevano entrare dall'uscita!
E così, alle 10 suoniamo la campana e si aprono le porte! Di 5 in 5 entrano i bambini, consegnano il ticket, ricevono il regalo (che era diverso a seconda del sesso e dell'età), prendono il bizcocho e si fanno riempire la tazza di cioccolata fumante. Ad ogni cosa che veniva loro consegnata il loro sorriso aumentava sempre di più! Erano stupendi! E una volta fuori, giocavano e ballavano al ritmo della musica che usciva dalle finestre del Centro Cultural.
Avanti tutta fino a mezzogiorno, quando ormai i regali sono agli sgoccioli (alcune bimbe hanno ricevuto il regalo dei maschietti perché quelli da femminuccia erano già finiti!), la cioccolata è quasi finita e i bambini (circa 250 in tutto) sono andati via tutti! L'unica cosa rimasta sono 150 bizcochos...forse avevamo fatto male i conti?! Ahahahahah! Cosa fare quindi? Il panettiere non li vuole più indietro....non ci resta che andare per i negozi e venderli! Detto fatto, comincia il giro del quartiere con i sacchi pieni di bizcochos e in meno di mezz'ora li abbiamo venduti tutti!
Quanto ci siamo divertiti! E' stata proprio una bellissima chocolatada: i bimbi erano contenti, i genitori pure e noi anche. E' stato il modo più semplice e divertente per dirci tutti quanti FELIZ NAVIDAD!!

Da Qosqo, l'ombelico del mondo,
Feliz Navidad a todos
Gloria e Paolo

martedì 21 dicembre 2010

La Despedida de Irene :-(

Venerdì è stato l'ultimo giorno di Irene al Centro con i bambini.
Ieri è stato l'ultimo giorno che ha passato con noi.
Entrambi i giorni molto forti....non è così semplice salutarsi dopo aver passato 3 mesi insieme, condividendo ogni momento al Centro coi bambini e ogni momento in casa, di giorno e di notte. Due giorni di saluti che hanno fatto piangere ed emozionare.
Ma della festa che le è stata organizzata venerdì, siamo tutti sicuri che conserverà un bellissimo ricordo per sempre...e con lei, anche noi!
Cominciò come tutti i pomeriggi della settimana, con alcuni bambini che facevano i compiti e altri che giocavano (per molti è stato l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive....che strano fa dirlo pensando che a casa sono sotto zero!). Alle 4.30 però tutti i bambini si riuniscono nell'aula della merenda, trascinando con loro Irene... un po' confusa, poiché sospettava qualcosa ma non sapeva bene come sarebbero andate le cose....E CHE LA FESTA ABBIA INIZIO!!!!



La presentatrice era Rocìo, che a parte un po' di emozione, che le faceva tenere il tono della voce bassissimo, è stata bravissima!!


Il primo spettacolo è stato messo in scena da Gerson: una poesia accompagnata da gestualità e movimento ... e da una gran dose di nervosismo che quasi gli fa dimenticare le parole da dire! Vedere tutto questo nervosismo nei bambini faceva già capire quanta emozione c'era nell'aria per la partenza di Irene. 
E poi il primo balletto, composto da Margoth, Edu, Jimena, Jenny, Kathy e Vanessa, sulle note di "Te amo" di Makano. Che bellezza! Hanno provato tutta la settimana di nascosto da Irene, e finalmente eccoli là, davanti a tutti, a ballare! E come si erano preparati....beh, li vedete nelle foto.




Ed è il turno della poesia di Vanessa...uno dei momenti più commoventi...Irene si è lasciata scappare qualche lacrima, e noi, a stento le abbiamo soffocate. E' stato davvero emozionante, le ha recitato delle parole bellissime, di puro affetto e amore...


Ora tocca al secondo balletto, preparato all'ultimo momento su una canzone nuova, perché quella che avevano scelto, non so come mai, non ce l'avevano. Ad ogni modo Rocìo, Maday, Alexandra, Rosa e Aidé sono state bravissime e vederle saltare così tanto, soprattutto Maday che è la bambina più introversa e riservata (e per questo meravigliosa), ci ha riempito il cuore di allegria! 


Poi la consegna del regalo: una "targa" fatta a mano, con una foto di tutti bambini  e sul retro tante nuvolette con i pensierini scritti da loro., che andavano da frasi come "non ti dimenticheremo mai", "ti voglio bene", "torna presto" a frasi che ci hanno ridere tantissimo, come "Soy Angelo" o "La profe espanola! jajajaja". Un bellissimo ricordo, davvero! Consegnato insieme a un recipiente di terracotta pieno di semi tipici del Perù...stupendo anche questo!


Infine il momento della lettera scritta dall'Associazione Culturale Giordano Liva, in particolare da Antonella e Guglielmo ("i genitori di Giordano", come diciamo sempre ai bambini!), da Percy e Alice (responsabili del progetto di Cusco) e da Wladi e Silvia (il ragioniere e sua moglie, che seguono in ogni cosa il Centro e e le sua attività). Le lettera, è stata letta dalla profe Kely e già dalle prime parole era visibile la commozione negli occhi di Irene: Gracias a Irene, nuestra primera voluntaria.


E' stato davvero emozionante! E se qua ancora riusciva a limitare i singhiozzi, nei minuti seguenti si è scatenata un'alluvione...anche da parte dei bambini!


Tutti in fila per darle un ultimo abbraccio, e già dal primo bambino Irene inizia a piangere


e a ruota la seguono una bambina dopo l'altra. Mamma mia, non smettevano più di piangere


chi si attaccava a lei, chi si nascondeva in un angolo, chi scappava fuori correndo e chi piangeva perché vedeva la sorella piangere, come la piccola Luz, di appena 3 anni, sorellina di Margoth.


E mentre qualcuno continuava a chiedere perché tutte le femmine piangevano, noi tutti eravamo impegnati a tentare di farle smettere....con alcune ci abbiamo messo più di mezz'ora, e nemmeno Irene che le invitava a ballare riusciva a calmarle. Finalmente, con la scusa che bisognava anche festeggiare i compleanni dei bimbi nati a dicembre, le acque si sono calmate, e le bimbe si sono godute gli ultimi momenti con Irene, ballando con lei e facendo milioni di fotografie. 
Per Irene è stata davvero dura salutare i bambini, venerdì ha  pianto solo un centesimo di tutte le lacrime che aveva dentro.

E ieri invece sono toccati i saluti tra di noi. L'abbiamo accompagnata all'aeroporto, pranzato con lei perché l'aereo partiva in ritardo, e poi i saluti.........beh...devo dire che sono stati meno dolorosi del previsto...ma solo perché alla svelta ci siamo scambiati due abbracci fortissimi e subito è scappata verso l'imbarco (per evitare di mettere in scena una puntata di beautiful!)....meglio così...altrimenti non la facevamo mica andare via! Ahahahahah! Buen viaje Irene......

Da Qosqo, l'ombelico del mondo
Gloria

domenica 28 novembre 2010

Que paseo, mamita!

Ieri siamo stati in gita coi bimbi! Che stupenda giornata!
Partenza alle 9 in corriera, destinazione Saqsaywaman, uno dei siti archeologici più importanti di tutto il Perù e di tutto il Sud America.



I bimbi erano una trentina, alcuni accompagnati dai genitori, dato che questa gita, l'ultima dell'anno, era aperta anche a loro. Saliti in corriera i bimbi iniziano a chiamarci di qua e di là perché vogliono che ci sediamo con loro. Sono incredibili! Ti vorrebbero sempre là, si attaccano a te e ti tengono forte forte forte. Le bambine del fondo attraggono la mia attenzione e decido di sedermi con loro, tenendo in braccio la piccola Lucero che ormai è diventata parte di me (diciamo pure che sono ossessionata da questa scriccioletta, che ha solo 2 anni, ma mangia come un bimbo di 10! Impressionante! Però è dolcissima, e si addormenta sempre in braccio a me!).


Arrivati alla meta, cerchiamo subito una guida e iniziamo la visita di Saqsaywaman....un tour molto molto corto, purtroppo, ma tanto i bimbi già dopo 2 minuti di guida avevano smesso di ascoltare.


E il giro continua, tra pietre ciclopiche e i nostri bimbi che corrono di qua e di là! Si sono fermati giusto per fare un foto seduti sotto la Porta del Sole.


E chi si stancava a fare i gradini...in braccio al profe Paolo!


Ah si...e voi, lo vedete il lama in queste pietre?


Ad ogni modo se la sono passata benissimo, soprattutto quando siamo arrivati alle rocce scolpite a forma di onda, che magicamente si sono trasformate in divertentissimi scivoli, dove tutti si sono divertiti, profe Percy e profe Paolo compresi!




E il profe Paolo anche sullo scivolo più grande, vietato ai piccoli perché troppo alto!!


E poi, tutti in fila dentro la galleria scavata nella roccia! Lunga 11 metri, bassissima, strettissima e completamente buia. Assolutamente vietata a chi soffre di claustrofobia!
Finito il giro, risaliamo in corriera alla volta del Templo de la Luna e del Templo de los Monos (scimmie), dove Paolo ha fatto una dimostrazione di scalata, applaudito da tutti, soprattutto dai genitori, e seguito da alcuni bambini che come lui volevano salire in cima alla roccia.


E finalmente tutti a mangiare! Ci siamo seduti in un prato là vicino, tutti in cerchio e abbiamo cominciato a condividere gli uni con gli altri il cibo che avevamo portato: e mentre Paolo, Irene ed io offrivamo una tortilla di patate e dei panini prosciutto e formaggio, i nostri "piatti" si riempivano di riso, pesce, pollo, patate e frutta! Che bellezza! E per digerire, niente di meglio che una partita a calcio e due giri a nascondino...



il tutto condito da una bella grandinata che ci ha fatto correre sotto le rocce, per poi ricominciare a giocare dopo 10 minuti!


Verso le 2 del pomeriggio, ormai esausti, ci siamo incamminati verso la corriera, chi arrancando con fatica e chi addirittura dormendo...


...abbiamo fatto rientro al Centro, dove abbiamo salutato i bimbi e abbiamo preso un taxi per arrivare fino a casa. Neanche il tempo di scambiare due chiacchiere, che subito ci siamo addormentati.....

E' stata una delle più belle giornate che abbiamo vissuto da quando siamo al Centro coi bambini...è stato bello non dovergli dire continuamente di stare buoni, zitti, fermi e calmi....il tutto grazie al fatto che è stata scelta una meta all'aria aperta, dove si sono potuti sfogare liberamente...e come loro, anche noi profe!!
Speriamo, per noi, ma soprattutto per i bimbi, che ce ne siano tante altre ancora così!!


Da Qosqo, l'ombelico del mondo
Un abbraccio d'amore, a grandi e piccini....anche ai più piccini..........

Gloria

lunedì 15 novembre 2010

PANWAWA CON DERRUMBE (terza parte)

Il giorno dopo alle 5.30 siamo già svegli! Ci vestiamo, richiudiamo lo zaino, lo lasciamo in custodia all'ostello e andiamo a fare colazione. Alle 7 ci avviamo verso l'ingresso delle rovine (che praticamente sono in paese) e con molta gioia e stupore siamo gli unici turisti. Ollantaytambo è tutta nostra!


Inutile sottilineare l'abbondanza di gradini...


...anche qui, la mattina nuvolosa ci offre panorami stupendi, con montagne incappucciate....



Per due ore abbondanti gironzoliamo soli soletti tra le rovine, lasciandoci ammaliare dalle pietre Inca...



E sempre soli continuiamo a girovagare....




Quando è il momento di uscire, incrociamo i primi turisti...incredibile! Davvero incredibile, se si pensa che questo sito è uno dei più visitati! Meglio così, noi ce lo siamo goduti alla grande.
E ora, ora sono le 10. Meglio cercare una combi che ci porti alla prossima tappa: Moray! Recuperiamo gli zaini in ostello e cominciano la ricerca del mezzo di trasporto: purtroppo nessuna combi o autobus arrivano a Moray, solo taxi.....ma che posto è?!?! Così siamo praticamente obbligati a prendere un taxi, 35 soles...ma il viaggio li valeva tutti! Prima seguiamo la via del treno lungo una strada dissestata....poi svoltiamo sopra ad un ponte di tavole di legno "traballante"....poi tornante dopo tornante ci addentriamo nel nulla, tra valli estese, dai tratti aridi e spogli.



Ormai le sole anime per  kilometri, stiamo salendo l'ennesimo tornante, ed ecco di fronte a noi un derrumbe (una frana!!)....ci perseguita.....porca vacca!...sarà successo 10 minuti fa....dice il taxista......Dopo secondi di sconforto, ci guardiamo e tutti giù dall'auto a spostare "massi" di terra, fino a creare il minimo spazio affinché il taxi possa proseguire.


Giungiamo sopra un altopiano e dopo aver percorso parecchi altri kilometri ci ritroviamo in mezzo ad un corteo d'asini.......che spettacolo!


Finalmente giungiamo a Moray........e anche se un pò stanchi decidiamo di visitarlo interamente. Chi avrebbe mai pensato di costruire un posto simile, solo per studiare a quale livello (che implica un suo microclima) crescano meglio vari tipi di colture? Beh, gli Inka!


Il giro dura poco meno di un'ora, è evidente che ci resta tempo per visitare anche l'ultimo sito compreso nel Boleto Turistico: Chinchero.  Ma subito ci rendiamo conto che some siamo nel bel mezzo del nulla, non ci sono trasporti, solo vanno e vengono combi che depositano turisti con le mountain bike. Bene direi! E il paese più vicino è a più di 2 ore di cammino.....sotto un sole cocente e a 3.500 di altitudine: ma anche no! 
Fortunatamente un signore gentilissimo chiede a un autista se sta scendendo in paese con la sua combi e se ci potrebbe dare un passaggio....que suerte! Con 1 sol a testa riusciamo a scendere fino a Maras, dove da lì, al volo, saliamo in una combi che ci porta fino alla fermata dell'autobus per Chinchero. Nel giro di mezz'ora siamo giunti a destinazione, stanchi, affamati e quasi senza soldi! Logicamente finiamo nel ristorante più caro....ci dobbiamo accontentare di un sandwich a testa...
E poi Chinchero. Una cittadina coloniale costruita sopra muri inca, famosa per la sua chiesa e per il suo mercato. Molto scettici, cominciamo il tour e....sorpresa delle sorprese, lasciati alle spalle mercato e chiesa, si apre davanti a noi un panorama magnifico



ampio e di pieno respiro, colmo di rovine....


e di cunicoli scavati dentro la roccia. Che bellezza! E che grandezza! 
Entri da una parte....


....e ti ritrovi sopra il masso!!


E dentro e fuori, e dentro e fuori....per almeno un'ora andiamo avanti a "giocare"!


Finchè, ormai stanchi morti, decidiamo di concludere il giro delle rovine, salendo l'ennesima, ma per fortuna l'ultima, scalinata del week end....


Ci guardiamo attorno ancora qualche minuto, respiriamo a pieni polmoni tutta l'energia che questo luogo ci ha dato, e ci avviamo verso la strada principale, per salire su un autobus che ci porti a Cusco.


Arrivati a casa, subito una doccia calda e poi a riposare, ripensando ai magnifici giorni che abbiamo passato nel Valle Sagrado... giorni che ci hanno ricaricati completamente di energia! E ne avevamo bisogno!

P.S.: Ah si! Alla fine, per fortuna, ci hanno ritornato i soldi della farina alla cacca di topo!

Da Qos'qo, l'ombelico del mondo.










venerdì 12 novembre 2010

PANWAWA CON DERRUMBE (seconda parte)

Una volta rientrati a casa facciamo una veloce ricerca in internet su cosa ci possano riservare i dintorni di Cuzco e in 2 minuti già abbiamo deciso: faremo el Valle Sagrado! E via, nuovamente di corsa a cercare un autobus o una combi che ci portino a Pisaq, prima tappa del nostro percorso.


In taxi fino al terminal, dove ci mettiamo in coda per la combi...un attimo! Un autobus dall'altra parte della strada chiama "Pisaq, Pisaq"! Io, Irene e Paolo ci guardiamo e....di corsa saltiamo sull'autobus, dove, ovviamente, non c'è nemmeno un posto a sedere, quindi ci facciamo quasi un'ora di viaggio in piedi, rischiando di cadere in braccio a tutti ad ogni curva (90 km/h è la velocità media!!!). 
Ah! Pisaq! Finalmente si scende! Ora dobbiamo solo cercare un ostello che sia il più economico possibile. Dopo aver chiesto in vari posti, un ragazzo ci propone una tripla per 15 soles cadauno. Perfetto! Andiamo a vedere la stanza: a parte due chiazze enormi di umidità nel soffitto, non sembra male...fatta! La stanza è nostra! Forse avremmo dovuto controllare meglio il bagno....poco importa! Non ci laveremo!
Usciamo subito, è domenica, e a Pisaq è giorno di mercato artigianale. C'è da impazzire! Ci sono tessuti meravigliosi, braccialletti incredibili, oggetti stupendi! E le bancarelle sono tantissime....però che prezzi! Ovviamente, essendo diventato un mercato iper turistico i prezzi sono alle stelle. Per fortuna sappiamo difenderci abbastanza bene e ormai stiamo affinando le tecniche di contrattazione...




Il tour del mercato lo abbiamo terminato mangiando un'ottima empanada (pietanza tipica di Pisaq) farcita con pomodoro, cipolla, prosciutto e formaggio! Que rica!!! E poi all'ostello a riposarsi.
Dopo una notte di ottimo riposo, ci alziamo verso le 6.30, pronti ad affrontare il cammino di 2 ore fino alle rovine, ma purtroppo piove. Siamo costretti ad aspettare fino alle 9 prima di poter uscire.


 Quando finalmente la pioggia accenna a diminuire, ci prepariamo, facciamo colazione in piazza e cominciamo la lunga e dura salita verso le rovine. Santa polenta! Ma quanti cavolo di gradini hanno costruito questi Inca?!?!





E' davvero faticoso affrontare continue scalinate...in più, ancora non riusciamo a capire una cosa: ci risulta che gli Inca fossero piccolini, ma allora, perché i gradini sono così alti?! Ti spaccano le gambe, sul serio! Ma i paesaggi e la bellezza dell'atmosfera ripagano alla grande questo sforzo. 







Una volta arrivati in cima, lo spettacolo è sorprendente: le rovine arrivano fino sul cucuzzolo della montagna, e se ne vedono ad ogni angolo, in alto, in basso, a destra, a sinistra... fortezze, case, orologi solari, templi, fonti... c'è un po' di tutto quassù!







 Perfino un tunnel scavato dentro una roccia per permettere il passaggio da una parte all'altra del monte. Fantastico! 


Finito il giro delle rovine, ci rifocilliamo con un bel panino, riposiamo un po' nell'erba (di fronte al cimitero Inca...incredibile pure questo!)



e Paolo decide per una via di ritorno non turistica. Io e Irene, diffidenti, restiamo nel circuito turistico, ma dopo un po' una mamita ci dice che effettivamente il modo più veloce per scendere in città era proprio in direzione di quello di Paolo! Così torniamo indietro e prendiamo questo sentiero in costa...che non è lo stesso di Paolo...il suo, infatti, è qualche decina di metri più in basso, e non è nemmeno un sentiero! (Poi ci racconterà che è stata una bella avventura scendere da là!) 



Dopo una mezz'ora di cammino (seconda la mamita in mezz'ora si arrivava in paese...) ci incrociamo con Paolo, che sta scalando alcuni massi che ha trovato! Eheheheh!



Una piccola pausa per aspettarlo e continuiamo tutti insieme la discesa fino a Pisaq, 



dove di corsa andiamo all'ostello a recuperare gli zaini per andare a Ollantaytambo. Purtroppo non ci siamo potuti fermare di più, perché per entrare alle rovine siamo stati costretti a comprare il Boleto Turistico, che vale 70 soles e che dà diritto all'ingresso in 4 siti diversi....entro 2 giorni!!!! Beh, il primo giorno ormai era andato (erano già le 4 quando siamo scesi), per il secondo giorno dovevamo farci trovare davanti all'ingresso delle rovine di Ollantaytambo alle 7, se volevamo fare almeno 3 dei quattro siti indicati nel Boleto.
Così prendiamo una combi (che sa da mais tostato) fino a Urubamba, dove scendiamo per prenderne un'altra (in questa invece prevale l'uovo fritto....e che fame!!!!) che ci porti a Ollantaytambo, paese di 700 anime.
Inutile dire che i paesaggi sono, per l'ennesima volta, incredibili.



Arrivati, subito ci adesca una ragazza che ci offre una tripla con bagno privato e acqua calda per 15 soles cadauno, Va benissimo, ormai è sera e siamo stanchi... ci vuole una bella doccia calda e un po' di riposo. Peccato che l'acqua calda era una farsa! Fredda come un ghiacciolo! Impossibile lavarsi! E la voglia di andare a lamentarsi non c'è...quindi usciamo a mangiare, organizziamo la mattinata seguente, e ritorniamo in ostello a dormire....