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lunedì 15 novembre 2010

PANWAWA CON DERRUMBE (terza parte)

Il giorno dopo alle 5.30 siamo già svegli! Ci vestiamo, richiudiamo lo zaino, lo lasciamo in custodia all'ostello e andiamo a fare colazione. Alle 7 ci avviamo verso l'ingresso delle rovine (che praticamente sono in paese) e con molta gioia e stupore siamo gli unici turisti. Ollantaytambo è tutta nostra!


Inutile sottilineare l'abbondanza di gradini...


...anche qui, la mattina nuvolosa ci offre panorami stupendi, con montagne incappucciate....



Per due ore abbondanti gironzoliamo soli soletti tra le rovine, lasciandoci ammaliare dalle pietre Inca...



E sempre soli continuiamo a girovagare....




Quando è il momento di uscire, incrociamo i primi turisti...incredibile! Davvero incredibile, se si pensa che questo sito è uno dei più visitati! Meglio così, noi ce lo siamo goduti alla grande.
E ora, ora sono le 10. Meglio cercare una combi che ci porti alla prossima tappa: Moray! Recuperiamo gli zaini in ostello e cominciano la ricerca del mezzo di trasporto: purtroppo nessuna combi o autobus arrivano a Moray, solo taxi.....ma che posto è?!?! Così siamo praticamente obbligati a prendere un taxi, 35 soles...ma il viaggio li valeva tutti! Prima seguiamo la via del treno lungo una strada dissestata....poi svoltiamo sopra ad un ponte di tavole di legno "traballante"....poi tornante dopo tornante ci addentriamo nel nulla, tra valli estese, dai tratti aridi e spogli.



Ormai le sole anime per  kilometri, stiamo salendo l'ennesimo tornante, ed ecco di fronte a noi un derrumbe (una frana!!)....ci perseguita.....porca vacca!...sarà successo 10 minuti fa....dice il taxista......Dopo secondi di sconforto, ci guardiamo e tutti giù dall'auto a spostare "massi" di terra, fino a creare il minimo spazio affinché il taxi possa proseguire.


Giungiamo sopra un altopiano e dopo aver percorso parecchi altri kilometri ci ritroviamo in mezzo ad un corteo d'asini.......che spettacolo!


Finalmente giungiamo a Moray........e anche se un pò stanchi decidiamo di visitarlo interamente. Chi avrebbe mai pensato di costruire un posto simile, solo per studiare a quale livello (che implica un suo microclima) crescano meglio vari tipi di colture? Beh, gli Inka!


Il giro dura poco meno di un'ora, è evidente che ci resta tempo per visitare anche l'ultimo sito compreso nel Boleto Turistico: Chinchero.  Ma subito ci rendiamo conto che some siamo nel bel mezzo del nulla, non ci sono trasporti, solo vanno e vengono combi che depositano turisti con le mountain bike. Bene direi! E il paese più vicino è a più di 2 ore di cammino.....sotto un sole cocente e a 3.500 di altitudine: ma anche no! 
Fortunatamente un signore gentilissimo chiede a un autista se sta scendendo in paese con la sua combi e se ci potrebbe dare un passaggio....que suerte! Con 1 sol a testa riusciamo a scendere fino a Maras, dove da lì, al volo, saliamo in una combi che ci porta fino alla fermata dell'autobus per Chinchero. Nel giro di mezz'ora siamo giunti a destinazione, stanchi, affamati e quasi senza soldi! Logicamente finiamo nel ristorante più caro....ci dobbiamo accontentare di un sandwich a testa...
E poi Chinchero. Una cittadina coloniale costruita sopra muri inca, famosa per la sua chiesa e per il suo mercato. Molto scettici, cominciamo il tour e....sorpresa delle sorprese, lasciati alle spalle mercato e chiesa, si apre davanti a noi un panorama magnifico



ampio e di pieno respiro, colmo di rovine....


e di cunicoli scavati dentro la roccia. Che bellezza! E che grandezza! 
Entri da una parte....


....e ti ritrovi sopra il masso!!


E dentro e fuori, e dentro e fuori....per almeno un'ora andiamo avanti a "giocare"!


Finchè, ormai stanchi morti, decidiamo di concludere il giro delle rovine, salendo l'ennesima, ma per fortuna l'ultima, scalinata del week end....


Ci guardiamo attorno ancora qualche minuto, respiriamo a pieni polmoni tutta l'energia che questo luogo ci ha dato, e ci avviamo verso la strada principale, per salire su un autobus che ci porti a Cusco.


Arrivati a casa, subito una doccia calda e poi a riposare, ripensando ai magnifici giorni che abbiamo passato nel Valle Sagrado... giorni che ci hanno ricaricati completamente di energia! E ne avevamo bisogno!

P.S.: Ah si! Alla fine, per fortuna, ci hanno ritornato i soldi della farina alla cacca di topo!

Da Qos'qo, l'ombelico del mondo.










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